Il “grande mediatore” tra Russia e Ucraina governerà? Questo Paese vuole essere il “maestro del mondo”

I sondaggi pre-elettorali indicavano chiaramente che Modi, primo ministro indiano dal 2014, manterrebbe la maggioranza nel Lok Sabha indiano (l’equivalente polacco della camera bassa del parlamento). È molto popolare, e la retorica nazionalista e le politiche a favore della crescita servono solo a rafforzare questa immagine agli occhi della maggioranza della società indiana.

Nelle elezioni precedenti, nel 2019, il suo partito ha ottenuto 303 seggi su 543 alla Camera dei Rappresentanti, ottenendo così la maggioranza assoluta, e Modi ha potuto gestire in autonomia la politica interna ed estera.

Tuttavia, nelle elezioni appena concluse, il partito di Modi, l’Indian People’s Party, otterrà “solo” 240 seggi nel Lok Sabha (con 293 seggi nel resto del blocco della coalizione NDA). Perché?

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