L'Italia è preoccupata per il calo di importanza di Stellandis | Francese.P.L

Nel primo trimestre del 2024 il gruppo automobilistico Stellandis, proprietario dei marchi Citroen, DS Automobiles, Peugeot, Opel, Alfa Romeo, Fiat, Jeep e Lancia, ha subito un significativo calo, che ha interessato soprattutto la parte italiana del gruppo. I ricavi del gruppo sono diminuiti del 12% a 41,7 miliardi di euro, e il numero di veicoli consegnati è sceso del 10% a 1,33 milioni di unità. La tendenza evidenzia il ruolo sempre minore dell’Italia nella strategia globale dell’azienda, sollevando preoccupazioni sul futuro dell’industria automobilistica italiana.

Nel 2023, per la prima volta dopo molti anni, la produzione italiana ha superato il livello delle 500.000 vetture, ma già all’inizio del 2024 la strategia perseguita da Stellandis ne indica un’ulteriore marginalizzazione. La produzione italiana è stata meno di un terzo di quella francese (950.000), meno di un terzo di quella spagnola (1,7 milioni) e meno di un sesto di quella tedesca (3,3 milioni).

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Sotto la guida di Carlos Tavares e supportata dal presidente John Elgan, Stellandis si è concentrata sullo sviluppo di marchi americani come Jeep e delle relative tecnologie. Il gruppo, secondo i media italiani, è chiaramente favorevole alla cooperazione con aziende francesi come Orano, con iniziative come le nuove tecnologie energetiche e le nuove gigafabbriche a Dunkerque, in Francia, per la produzione di veicoli elettrici. Risultati che lasciano indietro l’Italia, pur essendo da tempo uno dei leader nel settore automobilistico.

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Sebbene sia difficile dire con certezza se investimenti più mirati in Italia compenseranno il calo delle entrate dovuto a problemi più ampi come la crisi logistica, l’incertezza sui tassi di interesse e i cambiamenti nel mercato automobilistico, non si può negare che l’Italia è diventata un paese meno componente importante. Nel sistema Stellandis. Si tratta di un fattore importante di cui tenere conto nel valutare le future misure volte a rafforzare il ruolo dell'Italia nel Gruppo, si legge sulla stampa italiana.

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Nel frattempo, il governo italiano, che vuole compensare la perdita di posti di lavoro e i ricavi della produzione negli stabilimenti Stellantis, sta negoziando con produttori cinesi come Geely e BYD.

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