La proposta, giunta come risultato delle attività diplomatiche degli Stati Uniti, presuppone nella prima fase un cessate il fuoco di sei settimane, il ritiro delle forze dalle aree popolate di Gaza, il rilascio della maggior parte degli ostaggi e di centinaia di prigionieri palestinesi, e l’ingresso in Israele. Centinaia di camion carichi di aiuti umanitari.
A quel punto, le due parti inizieranno i negoziati per passare alla seconda fase del piano, che presuppone la cessazione definitiva dei combattimenti e il completo ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. La fase finale del piano prevede un “grande progetto di ricostruzione” per i territori palestinesi e il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti.
Biden ha confermato che questa proposta è stata presentata dal governo israeliano ed è stata trasmessa ai leader di Hamas attraverso il Qatar. Ora la decisione sugli ulteriori passi spetta ad Hamas.
Il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che gli israeliani dovrebbero sapere che possono presentare questa proposta senza ulteriori rischi per la loro sicurezza perché sono riusciti a indebolire le forze di Hamas negli ultimi otto mesi. Biden ha esortato i leader israeliani ad aderire al piano, nonostante l’opposizione dei membri di estrema destra della coalizione di governo.
Joe Biden: Israele ha presentato una proposta per porre fine alla guerra
Biden ha ammesso che “qui niente è facile” e che il successo dell’iniziativa non è certo. Ha invitato tutti coloro che vogliono la pace ad alzare la voce e convincere i leader ad accettare l’accordo.
Il presidente ha annunciato che gli Stati Uniti parteciperanno alla ricostruzione della Striscia di Gaza distrutta e lavoreranno in cooperazione con i leader israeliani, palestinesi e arabi per garantire che Hamas non sia in grado di riarmarsi. Ha inoltre osservato che l’accordo potrebbe portare alla normalizzazione delle relazioni con l’Arabia Saudita e all’integrazione nelle strutture regionali per contenere l’Iran.
L’annuncio del piano da parte di Biden è arrivato il giorno in cui le forze israeliane hanno confermato il loro ingresso nel centro della città di Rafah, ultima roccaforte di Hamas. L’amministrazione americana ha più volte messo in guardia Israele dal portare a termine una grande operazione militare nella città al confine con l’Egitto, dove si è rifugiata la maggior parte dei civili in fuga dal resto della Striscia di Gaza.