I ministri Stasza Koszarac, Srdzian Amidzić e Nenad Nešić hanno votato lunedì contro la decisione di consentire ai cittadini di Polonia, Slovenia e Romania di votare in BiH alle elezioni europee di domenica. Koszarac e Amidzić rappresentano il partito del presidente filorusso della Republika Srpska, Milorad Dodik, mentre il ministro della difesa della Bosnia-Erzegovina, Nesić, appartiene all’Alleanza democratica popolare serba, di cui è a capo.
Il motivo di tale decisione – come hanno spiegato i media bosniaci e il Ministero degli Affari Esteri – è che Polonia, Romania e Slovenia hanno votato a favore della risoluzione dell’ONU sul genocidio di Srebrenica, adottata a maggio. La risoluzione istituisce, tra l’altro: l’11 luglio come Giornata internazionale della memoria del genocidio, condannando la negazione del genocidio di Srebrenica come evento storico e la glorificazione dei suoi autori. Ad esso si sono opposti sia i politici serbi in Bosnia-Erzegovina che i funzionari della vicina Serbia.
In una lettera indirizzata ai governi dei tre paesi dell’UE, il ministro degli Esteri della Bosnia-Erzegovina ha affermato che la decisione dei ministri “non è solo un attacco al diritto dei cittadini di votare nelle elezioni democratiche, ma anche un’espressione di intenti distruttivi. Dannosa per le relazioni bilaterali”. (BiH) con amici e partner importanti.”
Mercoledì la redazione serba di Radio Free Europe – citando informazioni provenienti dalle ambasciate – ha riferito che, nonostante il divieto, le ambasciate polacca e romena domenica apriranno i seggi elettorali per i loro cittadini, mentre l’ambasciata slovena “sta ancora aspettando istruzioni da Lubiana”.
Il Ministero degli Affari Esteri della Bosnia-Erzegovina ha riconosciuto che questo è stato il primo caso in cui le autorità della Bosnia-Erzegovina non hanno consentito agli stranieri di votare nel loro paese.
“I ministri hanno messo a repentaglio le relazioni diplomatiche con tre paesi – come se non bastasse – membri dell’Unione europea”, aveva valutato in precedenza il portale Klix. La Bosnia-Erzegovina ha presentato domanda di adesione all’UE nel febbraio 2016 e ha ottenuto lo status di candidato nel dicembre 2022.