Filosofo del Cremlino: L'Occidente odia Putin perché difende i valori tradizionali

In una conversazione di 20 minuti con Carlson, noto per diffondere teorie del complotto di estrema destra, Dugin ha affermato che il liberalismo libera le persone da “qualsiasi identità collettiva”. Ciò ha portato all’emergere delle persone transgender, degli omosessuali e di nuove forme di individualismo sessuale. “Il sesso è facoltativo”, ha detto, descrivendo lo stile di vita LGBT come “non un’aberrazione, ma un elemento necessario per l’attuazione e il trionfo di questa ideologia liberale”.

A volte indicato dai media occidentali come “il cervello di Putin” o “il Rasputin di Putin”, il 62enne Dugin è un convinto sostenitore dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, così come delle politiche di Vladimir Putin in generale. Il filosofo non ha rapporti ufficiali con il Cremlino e la sua influenza sul leader russo è dibattuta.

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