Gli abitanti della penisola iberica si nutrono di specie di elefanti da oltre 1,2 milioni di anni

Secondo una ricerca condotta da paleontologi e archeologi spagnoli, i Neanderthal che vivevano nella penisola iberica più di un milione di anni fa mangiavano la carne di specie della famiglia degli elefanti.

Secondo un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Quaternary Science Review”, durante le ricerche presso il sito archeologico Fuente Nueva 3 a Orsi vicino a Granada, nel sud della Spagna, sono state trovate tracce di tagli con strumenti umani sullo scheletro fossilizzato di un esemplare di elefante.

Come hanno stabilito gli scienziati spagnoli, i resti fossili dell'animale appartengono al mammut meridionale (Mammut del sud). Sottolineano che si tratta dei segni di taglio più antichi conosciuti dalla scienza, realizzati da pre-umani su un esemplare di questo tipo, sia nella penisola iberica che in tutta Europa.

L'esemplare animale ritrovato presentava anche segni di denti di predatori. Secondo le analisi preliminari appartengono alla tigre dai denti a sciabola (Smilodon).

Secondo i risultati dei ricercatori spagnoli, la carne del mammut meridionale faceva parte della dieta umana più di 1,2 milioni di anni fa, e i resti di un animale della famiglia degli elefanti trovati in Andalusia sono un campione di un animale di circa 50 anni -60 anni. Vecchia femmina.

Analizzando il mammut fossilizzato, hanno utilizzato un software di intelligenza artificiale per identificare i segni di tagli e morsi e identificare gli autori.

Lo studio mostra che ominini e tigri dai denti a sciabola sono comparsi vicino alla carcassa dell'animale morto poco dopo la sua morte. Si diceva che la morte del mammut fosse avvenuta per cause naturali.

Lo studio condotto dagli scienziati spagnoli si è basato su ricerche condotte da rappresentanti di diversi centri scientifici, in particolare l'Università Complutense di Madrid e l'Università delle Canarie a La Laguna, oltre alle università delle città andaluse di Jaen e Granada.

READ  I due punti piccoli faciliteranno la ricerca sul cancro del colon

Marcin Zatica (PAP)

Si è seduto/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto