Lago scozzese Loch Ness è famoso per avere un enorme mostro che si dice sia in agguato nelle sue oscure profonditàMa è davvero sola lì? Nell’ambito di una nuova ricerca condotta dall’Università di Aberdeen, i ricercatori hanno deciso di scoprire cosa vive realmente a Loch Ness immergendovi per la prima volta una fotocamera 3D.
Più specificamente Dispositivo weeHoloCam in grado di catturare migliaia di immagini digitali 3Dquindi utilizza l’intelligenza artificiale per determinare esattamente cosa è stato catturato in essi. Come sottolineano i ricercatori, è difficile trovare uno strumento migliore per identificare, ad esempio, piccoli organismi in movimento, per i quali le telecamere convenzionali sono spesso impotenti.
Quando il team ha esaminato i risultati del proprio lavoro, Scoprì che c’erano dei “piccoli mostri” in agguato nelle acque. La loro identità? Le particelle di plancton ingrandite, che forse non suscitano tanto interesse quanto il Vecchio Nessie, forniscono un nuovo sguardo su ciò che sta realmente accadendo in questo storico lago d’acqua dolce.
Gli scienziati non nascondono il fatto che fosse il loro Un’opportunità per utilizzare la weeHoloCam in acqua dolce, dove in precedenza veniva utilizzata solo nell’oceano. Volevano sapere se la qualità dell’acqua avrebbe consentito analisi, soprattutto a profondità basse, perché la presenza di una grande quantità di torba può rendere difficile la registrazione con il dispositivo.
Tuttavia, si è scoperto che era profondo circa 200 metri (Loch Ness è profondo 226,9 metri).Hanno potuto vedere molte particelle interessanti che, grazie alla collaborazione con i biologi, dovrebbero fornire maggiori informazioni sulla biodiversità del lago. Il team non nasconde di essere particolarmente orgoglioso del fatto che grazie a questo nuovo approccio allo studio degli organismi acquatici, nessuno di loro ha dovuto essere prelevato dal lago e trasportato in laboratorio.