Una ricerca pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences getta nuova luce su come i cambiamenti climatici influenzeranno il tasso di rotazione del nostro pianeta. Un team di scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA e del Politecnico federale di Zurigo ha scoperto che lo scioglimento dei ghiacciai ai poli sta rallentando la rotazione della Terra, causando un allungamento delle giornate a un ritmo allarmante.
La ragione principale di questo fenomeno è il movimento di enormi quantità di acqua dalla Groenlandia e dall’Antartide verso l’equatore, che modifica la distribuzione della massa sulla Terra, secondo Science Alert. Questo può essere paragonato a una figura rotazionale nel pattinaggio artistico, dove il cambiamento della posizione delle braccia influisce sulla velocità di rotazione.
La durata della giornata continua ad aumentare
Sebbene si creda comunemente che la Terra sia sferica, in realtà è piatta ai poli e si gonfia vicino all’equatore. Tuttavia, la loro forma non è fissa: cambiano sotto l’influenza delle maree, dei movimenti delle placche tettoniche e dei disastri naturali come terremoti ed eruzioni vulcaniche.
Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA e dell’ETH di Zurigo hanno utilizzato moderne tecniche di osservazione durante le loro ricerche, come l’interferometria, che consente una misurazione precisa del tempo impiegato dalle onde radio per raggiungere diversi punti sulla Terra. Queste misurazioni hanno rivelato che la durata di un giorno aumenta di diversi millisecondi rispetto alla misura standard di 86.400 secondi.
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Inoltre, sebbene il fattore più importante che attualmente rallenta la rotazione del nostro pianeta sia l’attrazione gravitazionale della Luna, gli autori dello studio suggeriscono che entro la fine del 21° secolo, l’impatto dei cambiamenti climatici sulla durata del giorno potrebbe superare gli effetti della Luna. Nello scenario peggiore, con le emissioni di gas serra che continuano senza sosta, il cambiamento climatico potrebbe allungare i giorni di 2,2 millisecondi entro il 2100 rispetto alle osservazioni attuali.
Sebbene questi cambiamenti possano sembrare impercettibili per l’uomo, sono importanti per la navigazione spaziale e terrestre. L’orientamento preciso della Terra è fondamentale per comunicare con sonde spaziali come Voyager al di fuori del nostro sistema solare. Qualsiasi errore, anche il più piccolo errore di calcolo, può portare a grandi deviazioni su distanze così grandi.
