Piani Ue per l’idrogeno Corte dei conti europea: ‘obiettivi irrealistici’
Il Consiglio dei Revisori Europei ha pubblicato un documento dal titolo “La politica industriale dell’Unione Europea
Nel campo dell’idrogeno rinnovabile. Il quadro giuridico è stato in gran parte adottato: è ora di verificare la situazione nella pratica. Si riferisce al piano dell’UE per raggiungere la “neutralità climatica” entro il 2050, che comprende l’impegno a ridurre le emissioni di gas serra in tutti i settori e il loro utilizzo. L’idrogeno è ampiamente utilizzato.
Il documento citato critica le diverse soluzioni proposte da Bruxelles. Ciò include, ad esempio, il sistema di scambio di quote di emissioni (ETS1) e il nuovo ETS2. È stato sottolineato che “molti paesi del mondo non hanno ancora implementato tali sistemi commerciali
Permessi di emissioneDi conseguenza, il sistema UE potrebbe creare questo settore
Nell’Unione Europea ti troverai in una situazione di svantaggio competitivo, il che potrebbe portare a
Esiste quello che viene chiamato “carbon leak”, cioè il trasferimento della produzione fuori dall’Europa.
Gli autori hanno anche criticato i piani dell’UE “Insufficiente coordinamento delle azioni intraprese dal Comitato, Sia internamente che con gli Stati membri e il settore industriale. È stato inoltre sottolineato che la Commissione “ha fissato obiettivi irrealistici per la produzione e le importazioni di idrogeno – che l’UE potrebbe non essere in grado di raggiungere”.
Daniel Obajtek, eurodeputato PiS ed ex presidente di Orlén, ha commentato sul sito X le tesi contenute nel documento diffuso dalla Corte dei conti europea.
“Ecco come appare l’ideologia rispetto alla realtà. La Corte dei conti europea critica fortemente la strategia della Commissione sull’idrogeno. “La Commissione non ha effettuato un’analisi attenta prima di fissare gli obiettivi dell’UE per la produzione e l’importazione di idrogeno rinnovabile. La Commissione ha fissato obiettivi molto ambiziosi per la produzione e l’importazione di idrogeno rinnovabile, vale a dire 10 milioni di tonnellate ciascuno entro il 2030. Questi obiettivi non erano basati su una solida analisi, ma erano guidati esclusivamente dalla volontà politica. E come al solito – L’industria e l’economia europee hanno dovuto pagare per le favole ideologiche dei burocrati europei.
Lo ha sottolineato anche lui “È ora di porre fine a questa follia, rivedere le normative ambientali e pianificare una vera trasformazione”.
Ecco come appare l’ideologia quando si scontra con la realtà ⬇️⬇️⬇️
Corte dei conti europea @Revisori dei conti dell’Unione europea Critica fortemente la strategia sull’idrogeno della Commissione:
“La Commissione non ha effettuato un’analisi attenta prima di fissare gli obiettivi dell’UE per la produzione e le importazioni di idrogeno…– Daniel Obajtek (@DanielObajtek) 17 luglio 2024
Fonte: x.com, nielezna.pl
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