Gli scolari italiani di tutti i livelli lamentano troppi compiti in molte materie durante le vacanze estive. Anche i genitori parlano di superlavoro, secondo un sondaggio pubblicato alla fine dei tre mesi di vacanze estive. Tre quarti degli studenti sono contrari agli attuali incarichi.
Gli esperti ritengono che durante le vacanze i lavori domestici dovrebbero essere pochi.
Gli studenti delle scuole elementari, medie, superiori e tecniche ricevono gli elenchi dei compiti estivi di diverse materie, tra cui italiano, lingue straniere, matematica e una raccolta di materiali di lettura.
Da anni in Italia si discute su questa pratica. Grazie a questo, dicono i suoi sostenitori, gli studenti non perdono il ritmo di apprendimento durante il trimestre e non dimenticano ciò che hanno imparato. Gli oppositori sottolineano la necessità di prendersi una pausa dal ritmo scolastico.
In un sondaggio condotto dal portale Skuola.net, i cui risultati sono stati citati dall’Ansa, il 25 per cento degli studenti è totalmente contrario all’assegnazione del lavoro estivo, e il 49 per cento è d’accordo che lo accetterebbero solo se fossero in meno o diversi. Compiti attuali.
Il 38 per cento dei bambini e degli adolescenti si lamenta maggiormente dei problemi di matematica, e quasi un quarto si lamenta della saggistica e della lettura in italiano. Anche gli studenti delle scuole superiori sono insoddisfatti dei compiti di latino e greco.
“Credo che dovrebbero esserci dei lavori estivi. Dovrebbe esserci anche tempo per essere pigri”, ha detto Rafael Montegazza, professore di Pedagogia all’Università Picocca di Milano. Secondo lui la percezione di tali compiti deve cambiare. “Devono essere entusiasmanti per gli studenti e avere un significato nella loro vita, altrimenti diventano una seccatura”, ha aggiunto.
Della stessa opinione è il professor Pier Cesare Rivoldella, docente di Didattica all’Università di Bologna.
Come ha sottolineato, è essenziale che i compiti estivi siano assegnati in modo uniforme, che gli studenti non siano lasciati soli con loro e che sia garantito il sostegno degli insegnanti.
Il 70% degli studenti italiani è fiducioso di aver completato tutti o la maggior parte dei compiti prima del ritorno a scuola a settembre.
Ma, come notato nei commenti, nei giorni che precedono il rientro a scuola, molte famiglie si mobilitano. Genitori e nonni aiutano gli studenti a fare i compiti.
Silvia Vysocca di Roma