
Ha fatto emergere nella dichiarazione fiscale, per l’anno 2011, elementi passivi fittizi, avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti, quali la stampa, e l’affissione di manifesti, per pubblicizzare la sua attività.
Un imprenditore G.T., 58 anni, di Agrigento, titolare di una ditta, è stato riconosciuto responsabile di reati tributari, e condannato definitivamente alla pena di 2 anni di reclusione.
La sentenza è stata emessa dalla Cassazione.