
Si presenta alla Questura di Agrigento, con vistosi tagli sulle braccia, sostenendo di essere stato accoltellato dai gestori della comunità d’accoglienza, e da alcuni immigrati, ospiti della comunità di accoglienza. I poliziotti della sezione Volanti, hanno avviato le indagini, e nel giro di poche ore, hanno scoperto che quelle ferite erano la conseguenza, di atti autolesionistici. Per il protagonista, un gambiano diciottenne, è scattata la denuncia, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica, per i reati di minacce aggravate e calunnia. Il diciassettenne, che si trovava in una struttura di Agrigento è stato anche ricollocato in un’altra comunità d’accoglienza, a Palma di Montechiaro.
Il giovane migrante aveva raccontato agli agenti di essere stato picchiato e accoltellato dai gestori della comunità e da alcuni immigrati ospiti. Mentre il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, dove i medici gli hanno applicato diversi punti di sutura alle braccia, i poliziotti hanno avviato le indagini. Sono stati sentiti subito i gestori, ma anche alcuni dei migranti.
Poco più tardi gli agenti sono riusciti a ricostruire cosa fosse accaduto. Il gambiano è rientrato nella comunità d’accoglienza alle 3,30 della notte. Pare che non abbia trovato il portafogli e avrebbe iniziato ad accusare alcuni compagni di stanza, poi gli operatori, e arraffato un coltello, avrebbe iniziato a minacciare tutti. Poi sarebbe scappato dalla struttura, si è procurato i tagli, e presentandosi in Questura, ha raccontato di essere stato aggredito.